Open Municipio, una buona occasione

Dalla Legge 241 del 1990 al più recente Decreto legislativo n. 97 del 25 maggio 2016 c.d. “Decreto Trasparenza” sono trascorsi ventisette anni e la trasparenza amministrativa è stata oggetto di notevoli modifiche, tese a rendere sempre più aperta e fruibile la macchina della Pubblica amministrazione. Nondimeno è possibile notare attori politici farne il proprio cavallo di battaglia /mantra durante le competizioni elettorali nazionali e locali, anche se a volte promettendo ma non mantenendo le promesse. Tuttavia, grazie alle leggi nazionali e ai regolamenti europei, gli Enti locali obbligatoriamente dovranno adeguarsi. Certo è che gestire la complessa macchina burocratico - amministrativa non è cosa semplice. Avere siti internet aggiornati, accessibili, intuitivi, alla portata di tutti, anche e soprattutto per chi non è avvezzo alla tecnologia, risulta ancora una chimera.

Eppure la strada che si dovrà percorrere è proprio questa, quella dell’informazione e della trasparenza digitale.

Tuttavia grazie a visionari dell’informazione e della partecipazione politica è nata in Italia una piattaforma web nazionale, OPEN MUNICIPIO, che utilizza i dati politico – amministrativi dei comuni aderenti al progetto per offrire a tutti i cittadini un servizio di informazione, di monitoraggio e di partecipazione attiva alla politica del proprio paese/città.

Le attività degli organi comunali (Sindaco, Giunta, Consiglio) sono monitorati in tempo reale, permettendo ai cittadini tutti di vedere il lavoro svolto dai propri rappresentanti.

I cittadini possono partecipare, commentare e votare gli atti, seguire i politici, gli argomenti e il territorio, seguire con tempestività le iniziative e gli sviluppi.

Con un tale modello informatico 2.0 i cittadini non sono più “soggetti passivi” delle governance dei propri rappresentanti ma diventano un unico corpo capace di far sentire il proprio pensiero su determinate tematiche. Il tutto diventa semplice, immediato e alla portata di ogni cittadino.

Il servizio ha un prezzo sostenibilissimo, soprattutto perché tiene conto della grandezza del paese/città. Per esempio per Piedimonte il costo da sopportare sarebbe 3.000 euro (una tantum) per l’avviamento e 5.000 euro di canone annuo. Credo nella necessità di inserire il comune di Piedimonte Matese in un contesto nazionale, che si confronti con comuni di eguale grandezza del nord e sud Italia, inserendosi in un contesto più ampio e competitivo, non fosse altro perché è con le sfide e le competizioni che si diventa migliori.



di #EmilianoPepe

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