Piedimonte, una città meravigliosa

Ci si imbatte molto spesso in pensieri pessimi verso la comunità, verso il posto in cui si vive e la tecnologia - nel caso specifico i maledetti social network - amplifica tutto in maniera negativa. Io non ci sto, Piedimonte Matese è una città meravigliosa, è la mia città e il fatto che possano esserci dei problemi e delle difficoltà nella gestione quotidiana di alcune cose o di alcuni servizi non vuol dire che sta morendo!

Piedimonte è una città viva, fatta di persone straordinarie, che vanta una storia sociale e culturale unica. È una città pulita, a parte qualche piccolo evento occasionale dovuto a qualche ragazzino più vivace che ci sta tutto come in tutti i posti del mondo, tranquilla e del tutto vivibile ed invidiata da chiunque viene a visitarla. Ci sono giovani straordinari che si muovono, che fanno tanto per il paese, in forma più che altro associativa, e per quanto possono si rendono disponibili a collaborare anche con le amministrazioni locali. Denigrare ogni giorno l’operato di qualcuno piuttosto che una pozzanghera o una buca per strada non vuol dire amare la propria città, ma avere una visione corta.

La città si muove, non mancano gli eventi di grande spessore che portano autorità, personaggi, artisti di grande valore e visitatori che arrivano da altri paesi. Insomma, bisogna dare valore alla nostra terra o bisogna solo evidenziare ed amplificare quanto c’è di negativo? Parlare o scrivere non costa nulla ed è la cosa più semplice, occorre che le cose si facciano e questo è l’impegno di tutti coloro che amano un luogo, un paese, una città.

Piedimonte può dare di più, deve dare di più, è vero, ma alcune “condizioni” create dalle precedenti amministrazioni sono state acconsentite anche da tutti i cittadini e perciò ognuno adesso si prenda la propria responsabilità e se possibile faccia uno sforzo per vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Il fatto che ci siano delle difficoltà ad illuminare la città per il periodo natalizio, ad esempio, dispiace ma il fatto che la cittadinanza si attivi per rimediare a questo problema è un gesto di grandissimo valore che va al di sopra di ogni critica negativa. E questa è la città che vive, non la città che muore. C’è bisogno di idee, di progetti, di nuova linfa e di visioni nuove, ci sono cose che vanno cambiate ma non ci si deve fasciare la testa limitandosi solo a criticare che tutto non va bene. Piedimonte offre tante possibilità, è una città aperta e occorre insistere e perseverare per migliorare.

Non mi dilungo a scrivere di tutte le cose meravigliose di Piedimonte, a partire dal bellissimo (anche se abbandonato) centro storico di San Giovanni, San Sebastiano e il rione Vallata, tutte le opere, le Chiese, i Musei, la storia, la cultura, la natura, il cibo, l’ospitalità, la cordialità e l’umiltà delle persone, la natura e i luoghi incontaminati. Ci sarebbe altro da aggiungere ma mi fermo qua, augurandomi di non leggere molti commenti negativi del posto in cui viviamo. Più sorrisi, meno lacrime.


di #VincenzoNisio

Commenti

  1. Caro Vincenzo Nisio, Nessuno, tanto meno il sottoscritto, mette in dubbio le "bellezze" del nostro territorio. Anzi, davanti a te hai di fronte una persona che ha preferito rimanere qui, NONOSTANTE TUTTO E TUTTI, con tutte le conseguenze nefaste che una tal scelta ha comportato. Tuttavia, non possiamo far passare l'idea secondo cui NON PARLARE delle "cose che non vanno" sia sinonimo di "amore per la nostra città". Al contrario, parlare dei vari dissesti, delle storture e, perché no, pure delle numerose buche stradali, che hanno trasformato il manto stradale in una sorta di groviera asfaltato, è sinonimo di AMORE PROFONDO per la NOSTRA CITTA', non il contrario! Il padre che ama suo figlio non elogerà mai i suoi sbagli ma lo esorterà ad evitarli in futuro, ammonendolo e prospettandogli la via dritta da seguire. Distinti Saluti.

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  2. Caro Pierluigi, sarebbe stato troppo banale se il "messaggio" fosse stato quello di invitare tutti a non parlare delle cose che non vanno. Non è il mio stile, anzi.

    Mi dispiace che hai colto questo senso dalle mie parole, tra l'altro scritte d'impeto e col cuore, ma non accetto che su Piedimonte ci sia solo scredito, offese, articoli su testate giornalistiche dove si evidenzia di un paese che “sta morendo”. Massacrare così tanto Piedimonte semplicemente non è corretto perché non è la realtà e questo non vuol dire che i problemi non ci sono o vanno insabbiati, come ho scritto anche nell’articolo, ma che vanno affrontati con ottimismo e con azioni costruttive. Siamo tutti contro tutti in una corsa che non porta a nessun traguardo ha scritto Giovanna Mastrati in un suo post su Facebook ed è vero, si può e si deve parlare e confrontarsi sempre ma con intelligenza non con polemica sterile.

    Agire da “buon Padre di famiglia”, appunto, potrebbe essere un buon inizio.

    Distinti saluti.

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